domingo, 13 de marzo de 2016

Tiziano Terzani


    Al mirar las estanterías de la casa donde actualmente me alojo, veo Lettere contro la guerra, de Tiziano Terzani, que no conocía. Lo tomo, y leo la introducción a las cartas iniciadas a partir de los sucesos del 11 de setiembre del 2001 que, según él nos dice, "era stata l' occasione di svegliare ed aizzare il cane che è in ognuno di noi." Sus palabras (transcribo aquí solamente las últimas de la introducción) me conmueven:

    "Con queste lettere non cerco di convincere nessuno. Voglio solo far sentire una voce, dire una altra parte di verità, aprire un dibattito perché tutti prendiamo coscienza, perché non si continui a pretendere che non è sucesso niente, far finta di non sapere che ora, in questo momento, in Afghanistan migliaia di persone vivono nel terrore di essere bombardate dai B-52, che in questo momento un qualche prigioniero, portato incappucciato e incatenato a venti ore di volo dalla sua terra, viene ora 'interrogato' su un ultimo lembro di terra coloniale degli Stati Uniti a Guantanamo, nell'isola di Cuba, mentre gli strateghi della nostra coalizione contro il terrorismo stanno preparando altri attacchi in chi sa quali altri paesi del mondo.
    Allora io dico: fermiamoci, riflettiamo, prendiamo coscienza. Facciamo ognuno qualcosa e, come dice Jovanotti nella sua poetica canzone contra la violenza, arrivata fin quassù nelle montagne: 'Salviamoci.'
            Nessun altro può farlo per noi.

Nell' Himalaya indiana, gennaio 2002."


      Pienso con tristeza en los recientes atentados de París y tantos otros sucesos de los últimos tiempos, aunque me alegra pensar que al menos ahora, transcurridos ya muchos años de aquel suceso inicial, Obama ha presentado por fin el plan de cierre de Guantanamo, como leí en el Corriere della Sera, del que Terzani era corresponsal, hace unas pocas semanas.  Que las cárceles mentales en las que muchos de nosotros tan a menudo habitamos, se vean también liberadas. 

       Y una pequeña canción como signo de no indiferencia contra una lucha que es también la nuestra, pues la búsqueda de la paz no es pasiva, sino combativa, en el mejor sentido de la palabra: 

https://www.youtube.com/watch?v=9jcsFxLnlgw

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