martes, 12 de enero de 2016

"Puglia to Auschwitz. Un cambio di rotta." Breve testimonianza

      
    Ho conosciuto Alessandro Caponio in un Ostello della Gioventù. Dopo tre settimane di pellegrinaggio un po' erratico tra diverse eremi in diversi paesini della Lombardia, ho finalmente deciso di riposarmi davanti il camino de l' Ostello dove qualcuno mi ha proposto di andare a cena. Là c'era un ragazzo che appena mi sono seduta ha iniziato una conversazione raccontandomi dei suoi pellegrinaggi e anche della sua stanza come studente ad Assisi (io avevo apena visitato un monastero francescano).
    La passione con la quale parlava di tutte le sue esperienze mi ha subito preso, e non è dovuto passare molto tempo perché Caponio iniziasse a raccontare della sua nuova passione, di cui io non avevo mai sentito a parlare: il Nordic Walking. Dopo cena, Alessandro mi mostrò un video del suo ultimo pellegrinaggio attraverso la via Francigena, e io sono andata a dormire con tutte queste nuove immagini e parole che danzavano nella mia testa... Quando ci siamo rincontrato la mattina durante la colazione, mi ha parlato di un corso per istruttori di Nordic Walking non lontano da dove stavamo, alla strada Belfiore, e non ho potuto resistere dalla tentazione di accompagnarlo. 
    E' stato nel trascorso di questi giorni che ho sentito per la prima volta parlare dal progetto "Puglia to Auschwitz. Un cambio di rotta", consistente in un viaggio in bicicletta in cui Alessandro porta una piantina di ulivo pugliese da Bari a Auschwitz per donarla al museo dell' Olocausto come simbolo di pace. A un certo punto ho sentito l' anelito di seguirlo in questa impresa, ma mi è subito apparsa una impresa gigantesca, sopratutto per qualcuno che non e abituato ad andare in bicicletta...
    Per diverse ragioni i nostri cammini si sono separati, ma il ricordo di questo incontro inaspetatto e pieno di vita è rimasto nella mia memoria come un punto di luce e mi ha portato a voler seguirlo almeno da lontano. Adesso, Alessandro Caponio ha già realizzato più di la metà del suo percorso, attraversando l' Europa in solitudine e in pieno inverno. Solo lui conosce la paura, la gioia, il dolore, l' allegria, la bellezza, l'angoscia, l'emozione... di questa intrepida avventra. A noi, comodi nelle nostre vite quotidiane, che lo guardiamo da lontano, rimane solamente un gesto di riconoscimento, ammirazione e profondo ringraziamento. Grazie, Alessandro, che la forza ti accompagni e che il tuo percorso sia un cammino di pace per tutti!

   Per saperne di più e collaborare nel progetto:


https://www.facebook.com/Cammini-di-Puglia-296107343846245/

No hay comentarios:

Publicar un comentario